
Trullo Sovrano
È il trullo più grande e maestoso di Alberobello, nonché l’unico a due piani. Trasformato in museo, conserva arredi originali, suppellettili e spazi che riproducono fedelmente la vita domestica del XIX secolo. Visitandolo, si percepisce il ritmo lento e armonico delle famiglie di un tempo, dedite alla terra, alla religione e a momenti semplici di svago. In alcune stanze si trovano piccoli oggetti da gioco, come dadi in legno o rudimentali mazzi di carte, testimoni di una socialità modesta ma vivace. Non era raro che gli uomini del paese si ritrovassero in serata per sfidarsi in giochi d’azzardo non ufficiali, anche se con grande discrezione. Oggi il Trullo Sovrano ospita anche eventi culturali, concerti e mostre temporanee.
Museo del Territorio “Casa Pezzolla”
Questo museo è un complesso di quindici trulli interconnessi che un tempo ospitavano il medico Giacomo Pezzolla. Oggi racconta l’evoluzione della vita quotidiana ad Alberobello, tra agricoltura, artigianato e rituali domestici. Ogni stanza rappresenta un ambito della cultura locale: dalla cucina ai mestieri antichi, fino agli oggetti religiosi. All’interno di una delle sale è possibile scoprire una sezione dedicata al tempo libero, con giochi da tavolo, strumenti musicali e fotografie d’epoca. Interessante è anche il piccolo spazio dove si racconta come nei decenni passati fossero popolari lotterie di quartiere o scommesse legate a feste religiose e gare contadine. Il museo ospita anche percorsi educativi per scuole e gruppi.
Museo del Vino Santis e Museo dell’Olio
Questi due piccoli musei, spesso ospitati in botteghe o masserie ristrutturate, celebrano due simboli della cultura gastronomica pugliese: il vino e l’olio extravergine. Il Museo del Vino Santis espone strumenti tradizionali per la vinificazione, botti antiche e materiali pubblicitari del secolo scorso. Il Museo dell’Olio, invece, racconta la storia degli uliveti, delle presse manuali e della sacralità dell’olio nella cultura contadina. In alcuni casi, gli spazi espositivi ospitano anche degustazioni guidate e racconti popolari. Qui emerge anche l’importanza dello sport, soprattutto il ciclismo, molto seguito nella regione per via delle numerose gare amatoriali e dei percorsi collinari ideali. Gli abitanti locali non sono solo tifosi appassionati, ma anche frequentatori abituali dei siti scommesse non AAMS con prelievo immediato durante i periodi delle corse. Non a caso, Alberobello è stata tappa del Giro d’Italia: un evento celebrato anche in alcune mostre temporanee.
Trullo Living Museum
Durante i fine settimana estivi, alcuni trulli del centro si trasformano in scenografie viventi grazie a questo museo esperienziale. Volontari e abitanti del luogo, in abiti d’epoca, ricreano scene di vita quotidiana dell’Ottocento e primi del Novecento. I visitatori assistono alla preparazione del pane, alla filatura della lana, alla raccolta delle erbe, ma anche a momenti di intrattenimento popolare. In alcune ricostruzioni, si rappresentano anche serate conviviali con canti, vino e piccole sfide ludiche tra vicini, come tombola o giochi con i numeri. Questo museo vivente permette di vivere la storia non solo come spettatori, ma come partecipanti attivi. È un’esperienza immersiva e adatta a tutte le età.
Ecomuseo della Valle d’Itria
L’ecomuseo non è legato a un singolo edificio, ma si sviluppa tra più comuni della Valle d’Itria, compreso Alberobello. Il suo obiettivo è quello di valorizzare non solo il patrimonio materiale, ma anche quello immateriale: storie, mestieri, tradizioni e paesaggi. Le attività proposte comprendono itinerari naturalistici, mostre fotografiche, laboratori di artigianato e raccolta di testimonianze orali. Nella sezione dedicata ad Alberobello si trovano anche documenti e video su feste popolari, danze tradizionali e giochi di piazza. È un progetto partecipativo, dove la comunità è al centro della conservazione e della narrazione. Ideale per chi vuole comprendere l’identità profonda di questo angolo di Puglia.