Cari tutti,
non è un anno facile, ma questo Natale potrà e dovrà raccontare ancora, al mondo, la nascita di Gesù.
Anche il nostro Presepe Vivente, giunto alla sua 50° edizione, non rinuncerà, quindi, ad offrire la possibilità di riflettere sulla meraviglia di Dio che nasce tra la paglia di una mangiatoia e che si affida alle carezze di Maria e di Giuseppe.
Non lo farà, però, in presenza, ma si affiderà alle immagini di un video per permettere ai tanti visitatori di restare nelle proprie città e nelle proprie case, nel pieno rispetto delle disposizioni dei decreti relativi al contenimento della pandemia, potendo, comunque, nei giorni 26 - 27 - 28 e 29 dicembre 2020, percorrere virtualmente le strade dell'Aia Piccola e incontrare i tanti personaggi del presepe, pronti a donare parole e sguardi di speranza, di amore, di salvezza, perché non manchi a nessuno la carezza del nostro Padre celeste, di cui abbiamo tanto bisogno.
Perché le carezze sono uno dei gesti più significativi della paternità, ed è proprio sulla "carezza" di Giuseppe che vogliamo invitarvi a riflettere, segno straordinario della sua paternità, accolta e vissuta con grande amore e responsabilità, dicendo "Sì" a Dio, proprio come Maria.
È così che lo immaginiamo: intento, quella notte a Betlemme, ad accarezzare Gesù e sua moglie Maria, e, negli anni che seguirono, nella sua casa e bottega di Nazareth, ad insegnare a Gesù, al suo Dio, ad essere un uomo fra gli uomini come ogni padre delle terra deve fare.
E se vorrete, potrete aiutarci ad aiutare quei padri e quelle madri che, nel nostro territorio, fanno fatica a dar da mangiare ai propri figli.
E sarà Natale!