Carissimi amici e devoti del nostra Basilica e del nostro Santuario,
vi saluto tutti con grande affetto e gioia, e chiedo al Signore, per l’intercessione dei santi martiri Cosma e Damiano di benedire ogni giorno le vostre famiglie.
Mentre ci prepariamo a festeggiare i nostri patroni san Cosma e Damiano, non possiamo dimenticare due persone che hanno lavorato e partecipato alla festa dei Santi Medici: l’Arciprete emerito don Giovanni Battista Martellotta e il Vescovo mons. Domenico Padovano.
Don Giovanni, il sacerdote buono, il fedele dispensatore dei divini misteri dapprima nella comunità parrocchiale della Madonna del Carmine di Conversano e poi in quella dei santi Cosma e Damiano di Alberobello, ha incontrato la mattina del 27 febbraio scorso Gesù, il Buon Pastore, Colui che lo ha scelto e mandato in mezzo a noi.
La sua data di morte non è casuale: giorno 27, giorno della festa tradizionale dei pellegrini dei Santi Medici a settembre nella nostra città.
La liturgia funebre nell’ultima raccomandazione e commiato ci fa pregare: “Venite, Santi di Dio, accorrete Angeli del Signore”, mentre l’assemblea risponde: “Accogliete la sua anima e presentatela al trono dell’Altissimo”.
Sono sicuro che per primi tra i Santi si sono presentati i Santi Cosma e Damiano ad accogliere l’anima di don Giovanni.
Il portale di bronzo della nostra Basilica dei santi Cosma e Damiano, magnifica opera dell’artista Adolfo Rollo, presenta la Chiesa come una rigogliosa pianta che si dipana in tralci che rivestono gli stipiti partendo dal volto di Cristo e dalla croce in alto al centro dell’architrave fra i tralci, frutti e volti di uomini e donne. Don Giovanni è un frutto della Vite che è Cristo, maturato dalla sua grazia e donato alla nostra comunità religiosa e civile di Alberobello dove ha svolto il suo ministero sacerdotale per ventitré anni e dove puntualmente ogni anno i pellegrini l’hanno incontrato nella festa patronale.
Il Vescovo mons. Domenico Padovano, che portava le reliquie dei Santi nella tradizionale processione del mattino del 27 settembre, è morto il 10 maggio scorso a Mola di Bari, città natia dove si era ritirato dopo la malattia che lo aveva colpito già negli ultimi anni del suo episcopato.
Il funerale si è svolto lunedì 13 maggio nella Cattedrale di Conversano. Ha presieduto la celebrazione eucaristica l’Arcivescovo di Bari mons. Francesco Cacucci insieme con altri vescovi pugliesi e numerosi sacerdoti e fedeli. Una celebrazione con un assemblea attenta, partecipe e commossa che ha dato l’ultimo saluto al Pastore umile e buono. In altri tempi i vescovi erano considerati i Principi della Chiesa e onorati come tali con i dovuti onori e sfarzo. Oggi grazie al Concilio Ecumenico Vaticano Secondo (1962-1965) la figura del Vescovo e la sua missione vengono delineati in altra maniera, piú consona ai tempi che viviamo. Il decreto conciliare sulla missione pastorale dei vescovi nella Chiesa, CHRISTUS DOMINUS, scrive:
“I vescovi, posti dallo Spirito Santo, succedono agli apostoli come pastori delle anime e, insieme col sommo Pontefice e sotto la sua autorità hanno la missione di perpetuare l’opera di Cristo, pastore eterno. Infatti, Cristo diede agli apostoli e ai loro successori il mandato e la potestà di ammaestrare tutte le genti, di santificare gli uomini nella verità e di guidarli. Perciò i vescovi, per virtù dello Spirito Santo che è stato loro dato, sono divenuti veri e autentici maestri della fede, pontefici e pastori.”(CD n.2)
Mons. Domenico Padovano è stato un pastore del Concilio e per i nostri tempi ha perpetuato l’opera di Cristo il Pastore eterno.
È doveroso per noi tutti ricordarli al Signore nella preghiera nella prossima festa.
In compagnia dei santi martiri Cosma e Damiano e sotto la loro protezione auguro a voi tutti buona Festa Patronale, e ringrazio in particolar modo il Comitato, tutti coloro che collaborano per la riuscita della festa e i Cavalieri dei Santi Medici.
don Leonardo Sgobba
ARCIPRETE RETTORE DELLA BASILICA