... una mano passata velocemente tra i capelli che fanno da cornice a due occhi profondi da sempre e straordinariamente semplici,nonostante un curriculum di tutto rispetto che porterebbe altri ad assumere atteggiamenti distanti e cattedratici.
E, invece, Lucio Baccaro è un giovane uomo dal sorriso sempre pronto ad aprirsi sulle cose e sulla gente e, soprattutto, sul paese che lo ha visto crescere tra studi liceali, pallavolo,attività culturali e tanti amici!
Un giovane docente universitario che non ha dimenticato Alberobello, neppure quando la sue capacità e la sua professionalità l'hanno portato in America, presso l'Università di Business MIT di Boston per contribuire significativamente alla ricerca in ambito economico, filosofia) e sociologico, dopo un brillante percorso universitario compiuto a Roma presso l'Università "La Sapienza".
Si è laureato, infatti, con il massimo dei voti, nel luglio dell' A.A. 1988-89 e tutti hanno subito compreso che non si sarebbe fermato lì, che quello era soltanto il primo passo verso una carriera che, oggi, onora tutti noi che ad Alberobello siamo rimasti e che non conosciamo l'invidia che consuma i cuori e spegne le vite quanto piuttosto l'orgoglio di essere la casa in cui Lucio potrà e vorrà sempre tornare, perché, nonostante la sua giovane età, egli ha compreso bene il valore delle radici, dei profumi, dei sapori, delle parole di questa terra che , finalmente, in occasione della festa di Sant'Antonio, ha trovato un modo per dirgli "Grazie!".
La sera del 10 Giugno 2007, gli è stato attribuito, per la sezione giovani, il Premio Cittadino "Alberobello e la sua gente" giunto alla sua 5"edizione.
Lucio non c'era, ma ha voluto che ci fossero i suoi genitori che lo hanno sempre sostenuto in questi anni e sui cui volti si leggevano chiare la commozione e l'ammirazione per questo loro giovane figlio che l'Europa e l'America si contendono e che Lucio, nella sua generosità culturale e intellettuale, serve allo stesso modo, pur con l'enorme dispiacere di non poter ancora in Italia svolgere quell'attività di ricerca che gli è cara e a cui giustamente non sa e non deve rinunciare, nei modi e nei tempi che altre nazioni mettono a sua disposizione.
E, allora, come non credere e augurare a questo nostro giovane ricercatore di essere pioniere anche in questo, di trovare il modo, al di là delle beghe politiche e burocratiche, di risolvere l'annoso problema della ricerca in questa terra che fatica ancora, che spara, che consuma, che tradisce, che prega, che spera e si dispera,che ama e odia allo stesso modo, che si umilia ed è umiliata... Una terra che, però, Dio ha baciato con uomini come Lucio che di quel Dio, molti anni fa, si mise in ascolto per poter essere il Cristo di una delle prime edizioni della Passione Vivente ...
lo l'ho conosciuto in quella occasione e da allora ho l'onore di essere una sua amica, ma Lucio mi dice sempre che l'onore è il suo ...
Questo è, infine, Lucio Baccaro, un giovane amico, uno di quelli che lasciano tutto se hai bisogno di lui, anche conferenze e impegni straordinari, perché vive con la semplicità che solo i Grandi veri conservano per sempre.
FENISIA GRAMOLINI
Articolo tratto dalla Strenna di Santa Lucia 2007